Dall’inizio della pandemia ad oggi, è andata in crescendo l’aderenza dei cittadini alle tre regole basilari per prevenire il contagio da coronavirus: igiene frequente delle mani, distanziamento fisico e utilizzo della mascherina sia nei luoghi chiusi che all’aperto.
In caso di sintomi sospetti e malaugurato caso di infezione da Covid-19, in tanti non hanno ancora capito come comportarsi.
Di seguito, proponiamo un vademecum utile per genitori e lavoratori alle prese rispettivamente con il ritorno dei figli a scuola e il rientro in azienda.
- Cosa deve fare una mamma se suo figlio ha più di 37.5° di febbre?
- Se a SCUOLA:
- non allarmarsi perché suo figlio sarà isolato e sorvegliato;
- sarà prontamente avvertita e il pediatra valuterà se prescrivere il tampone.
- Se a CASA:
- non mandare il figlio a scuola;
- contattare la scuola e il pediatra che valuterà se prescrivere il tampone;
- mentre tuo figlio è a casa in attesa del risultato del tampone, il pediatra potrebbe prescrivere il suo isolamento fiduciario.
- Se a SCUOLA:
- Cosa deve fare una mamma se suo figlio è positivo?
- è necessario avvisare la scuola;
- occorre che tutti i conviventi e i contatti stretti stiano in quarantena per almeno 10 giorni;
- attendere le disposizioni e il contatto di ATS per effettuare il tampone;
- avvisare il suo datore di lavoro e rispettare la quarantena;
- comunicare alla direzione del personale della sua azienda l’eventuale positività del tampone effettuato al figlio;
- attendere l’esito di due tamponi negativi, come da protocollo ATS, prima di rimandare il figlio a scuola.
- Cosa deve fare una mamma in caso di positività di un compagno di classe del figlio?
- essere consapevole che tutti i componenti della classe, insegnanti compresi, come stabilito dal Ministero della Salute, devono stare in quarantena, tranne chi non è entrato in contatto con il positivo nelle 48 ore precedenti;
- sottoporre al tampone il figlio, se necessario e disposto da ATS.
- Cosa deve fare una mamma se suo figlio è in quarantena precauzionale?
- Qualora il figlio fosse in quarantena precauzionale, ma non positivo, può serenamente andare al lavoro al pari dei familiari conviventi, i quali possono tranquillamente svolgere le normali attività, a meno che il pediatra o ATS abbiano dato indicazioni di isolamento fiduciario dei contatti stretti.
- Cosa deve fare una mamma se il figlio è venuto in contatto con una persona positiva al di fuori della scuola?
- Dovrà avvisare la scuola e il pediatra;
- Far rispettare la quarantena al figlio e, se disposto da ATS, sottoporlo al tampone.
- Cosa devo fare se sono venuto a contatto con una persona positiva o che potrebbe essere positiva?
- È necessario avvisare il medico di famiglia, sarà lui a prescrivere la quarantena e organizzare l’eventuale tampone;
- Occorre avvisare la direzione del personale dell’azienda presso si presta servizio.
- Monitorare la situazione: informandosi sulle condizioni di salute del possibile contatto: se negativo al tampone, non serve fare nulla; se positivo, comportarsi come indicato sopra.
- La direzione del personale della mia azienda mi ha avvisato che un mio collega è risultato positivo: cosa fare?
- Avvisare il medico di famiglia, sarà lui a prescrivere la quarantena e organizzare un eventuale tampone.
- Ho fatto il tampone ed è positivo: cosa fare?
- Seguire tutte le indicazioni del medico di famiglia e, qualora presentassi anche dei sintomi, la terapia che verrà prescritta;
- Rispettare la quarantena;
- Avvisare la direzione del personale dell’azienda presso cui si presta servizio;
- Avvisare le persone con cui si è entrati in contatto negli ultimi giorni.
- La mia temperatura corporea è di 37.5°: cosa devo fare?
- Avvisare subito il medico di famiglia, sarà lui a organizzare un tampone con l’indicazione del luogo in cui effettuarlo;
- È necessario rispettare la quarantena;
- Avvisare la direzione del personale della azienda presso cui si presta servizio.
- Ho raffreddore, tosse ma non la febbre: cosa devo fare?
- Monitorare la temperatura corporea e, se uguale o superiore ai 37.5°, avvisare subito il medico;
- Se la febbre non si manifesta, è opportuno comunque avvisare il medico per avere suggerimenti che possono variare da caso a caso.
- Se il medico di famiglia mi prenota il tampone, dopo quanto tempo mi verrà fatto?
- Generalmente entro 2-3 giorni, con l’esito atteso entro 3 giorni dall’esecuzione;
- In attesa di fare il tampone, è opportuno rimanere in quarantena. Qualora il tampone fosse negativo, si potrà tornare alla normalità; se positivo, comportarsi come specificato al punto 9.
a cura di Daniela Lucini – Professore Ordinario MEDF/01, Dipartimento di Biotecnologie Mediche e Medicina Traslazionale, Facoltà di Medicina e Chirurgia – Direttore Scuola Specializzazione in Medicina dello Sport ed Esercizio Fisico