Per il 25% dei lavoratori la conciliazione tra vita personale e professionale è il principale fattore che incide negativamente sulla salute mentale (Mental Health at Work Report – Mind Share Partners’ & Qualtrics, 2023).
Negli ultimi anni si è sempre più diffuso il concetto di “work-life balance”, inteso come l’importanza di trovare un equilibrio tra vita professionale e personale.
Con le evoluzioni più recenti nella società e nello stile di vita delle persone, che hanno sempre meno controllo sulla propria vita e sui propri impegni, si è arrivati a un’evoluzione del concetto e più che di equilibrio si parla di armonia e, dunque, di “work-life harmony”.
Proprio di fronte all’affermarsi di abitudini sempre più dinamiche e caotiche, risulta evidente come il tentativo di raggiungere l’equilibrio perfetto diventi controproducente. Per agire in funzione del proprio benessere occorre piuttosto ricercare l’armonia tra le due sfere di vita: lavorativa e privata.
Cosa si intende per work-life harmony
Il work-life harmony rappresenta una nuova prospettiva di gestione del proprio tempo e delle proprie risorse. È un nuovo modo di intendere la sfera lavorativa e quella privata non più in competizione tra loro, bensì integrate e coesistenti.
Il concetto si riferisce all’integrazione tra lavoro e vita privata, in modo da promuovere il benessere individuale. Il successo professionale e quello personale possono influenzarsi reciprocamente in modo positivo. La sfida principale è riuscire a bilanciare energia, obiettivi e bisogni in entrambi gli ambiti.
I benefici del work-life harmony
Mettere in pratica il work-life harmony comporta diversi benefici, tra cui:
- un miglioramento della salute: la ricerca costante di un equilibrio genera stress e aumenta il rischio di burnout. Puntare sull’armonia, ascoltando i propri bisogni, invece, previene lo stress, l’irritabilità e l’insonnia.
- un aumento della produttività: raggiungere l’armonia tra vita privata e lavoro migliora la produttività e la motivazione, liberandoci dalla pressione di dover bilanciare rigidamente le due sfere. Di conseguenza, si è anche maggiormente in grado di svolgere le proprie attività rimanendo motivati.
Quattro consigli pratici
Riuscire a trovare un’armonia tra vita privata e professionale non è facile, può essere utile focalizzarsi sul “perché” (perché stiamo facendo una determinata attività? Perché proprio ora? Per chi lo facciamo? Con chi lo facciamo?). Ragionare sui “perché” dà la possibilità di armonizzare le nostre energie in funzione dei nostri obiettivi, raggiungendo uno stato di armonia.
Ecco quattro consigli pratici che possono aiutare a raggiungere un buon work-life harmony:
- Essere consapevole
Armonizzare i ruoli che ciascuno di noi ricopre. Per farlo è fondamentale capire chi si è e definire le proprie priorità, lavorative e personali. Solo con l’autoconsapevolezza si può scegliere come investire le proprie energie in ciò che conta davvero. - Essere presente
Focalizzarsi su ciò che si fa nel momento presente: godersi le attività che si stanno svolgendo aumenta la soddisfazione e motivazione, aiutando a bilanciare vita e lavoro. - Essere flessibile
Accogliere il cambiamento con serenità. Le priorità cambiano e la capacità di adattarsi e avere una mente aperta permette di affrontare con positività le novità. - Concedersi pause
Rigenerare le energie con sport, meditazione o relax. Prendersi cura di sé è essenziale per mantenere l’armonia tra le diverse sfere della propria vita.
Conclusione
I quattro consigli rappresentano un primo passo per avvicinarsi al work-life harmony, nonché una modalità per guardare alle proprie attività in una chiave di benessere e soddisfazione di vita. L’obiettivo è far sì che tutto funzioni, armonizzandosi e intrecciandosi in un’ottica di serenità generale.
È fondamentale imparare ad ascoltarsi e comprendere i propri bisogni e desideri, e sulla base di questi scegliere e organizzare le proprie attività, al fine del raggiungimento della propria soddisfazione.
In questo modo si riuscirà a ottenere l’armonia tra la sfera lavorativa e quella personale, superando la visione che le guarda come ambiti lontani tra loro, e accogliendo in modo positivo il loro influenzarsi vicendevolmente.
A cura di Guendalina Grossi
Psicologa di Stimulus Italia