Le prestazioni sanitarie in Italia sono garantite principalmente dal sistema sanitario nazionale (SSN), che fornisce una copertura universale a tutti i cittadini e chi risiede legalmente nel nostro paese. Il Sistema è finanziato attraverso la tassazione generale e garantisce l’accesso a un’ampia gamma di prestazioni mediche, comprese cure ospedaliere, visite mediche, farmaci da prescrizione e cure preventive. Sebbene la maggior parte delle prestazioni sanitarie siano fornite gratuitamente o con spese minime (ticket), i pazienti potrebbero dover sostenere alcune spese per determinati trattamenti, farmaci o servizi non coperti dal SSN. È anche per questo che sono disponibili opzioni di assistenza sanitaria integrativa, collettiva o individuale, per coloro che preferiscono o necessitano di una copertura più capillare. È proprio qui che entrano in gioco le realtà come Assidim, che in qualità di fondo sanitario integrativo è attivo anche nella ricerca: sia raccolta dati, andamenti economici, stato dell’arte nel mondo sanitario, sia nella divulgazione e nella promozione di stili di vita corretti.
La ricerca sugli ultimi dati economici
Negli ultimi anni si è osservata una crescita nazionale per la spesa dedicata alla salute.
Nel 2019, per esempio, il rapporto tra spesa sanitaria pubblica sul Prodotto Interno lordo italiano era del 6,4%, conoscendo un picco a 7,3% nel 2020 e poi lentamente ristabilizzandosi a 7,1% nel 2021 e 6,8% nel 2022. (OECD, 2021).
Le prestazioni rimborsate
Oltre a guardare meramente dati di spesa, ciò che ci aiuta realmente a comprendere la situazione del Nostro Paese è considerare le prestazioni e analizzare le principali aree patologiche e mediche per cui gli italiani ricorrono agli enti di sanità integrativa per le assistenze di rimborso delle spese incorse.
Tramite queste analisi è infatti possibile comprendere quali siano le aree patologiche principalmente interessate da richieste di rimborsi, ma anche età e genere dei richiedenti, nonché le tipologie di prestazioni, se ricoveri, interventi o ambulatoriali.
Da un’indagine sui rimborsi effettuati da Assidim negli ultimi cinque anni, si registra un aumento del 79% degli importi rimborsati, nonché una crescita di quasi il 30% rispetto ai beneficiari destinatari delle prestazioni. Da questa analisi sono però escluse quelle prestazioni che rimangono principalmente a carico del Sistema Sanitario Nazionale: la cura di malattie croniche, diabete, patologie cardiovascolari e patologie tumorali.
Analizzare e studiare i dati sulle prestazioni erogate dai fondi sanitari integrativi rispetto al Sistema Sanitario Nazione è fondamentale per comprendere i bisogni della popolazione perché fornisce preziose informazioni sui modelli di utilizzo dell’assistenza sanitaria, sulle condizioni mediche prevalenti e sull’efficacia dei trattamenti. Analizzando i dati sui rimborsi e le prestazioni erogate in convenzionamento, ricercatori e politici possono identificare le tendenze nell’utilizzo dell’assistenza sanitaria, ad esempio quali servizi sono più comunemente utilizzati, dove vengono allocate le risorse ed eventuali disparità nell’accesso alle cure tra i diversi gruppi demografici. Queste informazioni aiutano a personalizzare le politiche e gli interventi sanitari per soddisfare meglio i bisogni della popolazione, garantendo che le risorse siano allocate in modo efficiente ed efficace. Inoltre, lo studio dei dati può aiutare a identificare le aree di miglioramento nell’erogazione dell’assistenza sanitaria, identificare i problemi sanitari emergenti e valutare l’impatto degli interventi o dei cambiamenti politici nel tempo.
L’analisi di Assidim, concentrata su un 40% di prestazioni codificate secondo gli standard internazionali, ci evidenzia una classifica delle 5 aree principali soggette a richieste di rimborsi di spese mediche nel 2023:
- Malattie dell’apparato muscolo-scheletrico e tessuto connettivo
- Malattie dell’apparato digerente
- Malattie del sistema nervoso e degli organi di senso
- Neoplasie
- Malattie del sistema genito-urinario
Riflessioni sui risultati dell’indagine
Cosa possiamo ricavare da questi dati, sia come fondo sanitario integrativo, che come beneficiari delle prestazioni? La risposta, ancora una volta, sta nella prevenzione e nel corretto stile di vita.
La chiave per evitare le malattie muscoloscheletriche e dell’apparato digerente, chiaramente non considerando la familiarità, risiede nella prevenzione e nel mantenimento di uno stile di vita sano basato sui seguenti principi.
- Mantenere un peso sano: essere sovrappeso o obesi mette a dura prova il sistema muscolo-scheletrico, portando a condizioni come l’artrosi e il mal di schiena. Inoltre, l’eccesso di peso può contribuire a problemi digestivi come il reflusso acido e le malattie della cistifellea.
- Esercizio fisico regolare: impegnarsi in un’attività fisica regolare aiuta a rafforzare i muscoli e le ossa, migliorando la salute muscoloscheletrica generale. L’esercizio promuove anche una corretta digestione e può prevenire condizioni come la stitichezza.
- Dieta equilibrata: seguire una dieta equilibrata ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre fornisce nutrienti essenziali per muscoli, ossa e funzione digestiva sani. Una dieta ricca di fibre favorisce la salute dell’apparato digerente prevenendo la stitichezza e favorendo la regolarità dei movimenti intestinali.
- Idratazione: rimanere idratati è fondamentale per mantenere muscoli e articolazioni sani, oltre a favorire la digestione. L’acqua aiuta a lubrificare le articolazioni, supportare una corretta digestione e prevenire problemi come la stitichezza.
- Evitare abitudini dannose: alcune abitudini come il fumo e il consumo eccessivo di alcol possono avere un impatto negativo sia sul sistema muscolo-scheletrico che su quello digestivo. Il fumo, ad esempio, può compromettere il flusso sanguigno ai tessuti, portando a una guarigione più lenta e ad un aumento del rischio di lesioni muscoloscheletriche. Il consumo eccessivo di alcol può irritare il tratto digestivo e contribuire a condizioni come gastrite e malattie del fegato.
- Controlli e screening regolari: controlli regolari con operatori sanitari possono aiutare a identificare eventuali segni precoci di problemi muscoloscheletrici o digestivi, consentendo un intervento e un trattamento tempestivi.
In sostanza, la prevenzione attraverso scelte di vita sane, tra cui il mantenimento di una dieta equilibrata, il rimanere fisicamente attivi, l’evitare abitudini dannose e la ricerca di cure mediche regolari, è fondamentale per mantenere la salute sia del sistema muscolo-scheletrico che di quello digestivo.
Certo, per molte di queste patologie permane la grossa influenza data sia dalla genetica che da una propensione a determinate morbosità. Certo è che gli accorgimenti dati da un corretto stile di vita e da una corretta prevenzione non possono far altro che giovare.
A cura di LISA ANTONUTTI