In occasione dell’ultimo Edu-Webinar svoltosi il 14 luglio ASSIDIM ha approfondito il tema della Digital Health e della Telemedicina.
La Digital Health, la Salute Digitale, racchiude tutti quei percorsi terapeutici abilitati dalla tecnologia. Costituisce un ponte tra le tecnologie digitali ed il settore della salute personale, del benessere, dell’assistenza sanitaria.
Il relatore ospite del Webinar, il Dott. Rocco Cantatore, Direttore Sanitario della Centrale Medica di Europ Assistance, partner da anni di ASSIDIM, ha illustrato uno scenario che è in grande evoluzione, grazie all’utilizzo di tecnologie sempre più avanzate: la telemedicina, il fascicolo sanitario elettronico, le APP salute (come la nuovissima APP ASSIDIM-MyClinic), la ricetta sanitaria elettronica e altri strumenti innovativi come l’Intelligenza Artificiale, la Realtà Virtuale ed Aumentata (VR/AR) , la 3D-printing, l’Internet of Things (IOT), la robotica e le nanotecnologie.
Dati dall’osservatorio Health Care Med Tech Community di Deloitte, riportano come a livello mondiale il business relativo all’insieme delle tecnologie innovative applicate alla sanità toccherà la cifra di 280/300 miliardi di dollari entro il 2022, con un tasso di crescita che nel 2021 è stato superiore al 16%.
- Cresce dal 37% al 52% la quota di persone che ha richiesto e ricevuto un referto medico online.
- Passa dal 35% al 47% la quota di persone che ha prenotato prestazioni sanitarie online.
- Aumenta considerevolmente, in sostanza raddoppiando, la percentuale di persone che ha comunicato con il proprio medico via app o chat (dal 23% al 51%).
Notevole è l’impatto della DH sui pazienti: sempre più coinvolti in prima persona nel processo clinico-assistenziale con una vera e propria riconfigurazione del rapporto medico-paziente.
Persone anche molto disponibili a fornire i loro dati sanitari sensibili che innescano una evoluzione e un impatto sullo sviluppo di soluzioni per garantire una maggiore sicurezza nella gestione di cartelle cliniche e delle terapie.
Complessivamente quindi migliora l’accesso alla sanità, che grazie alla telemedicina ha permesso ai pazienti di curarsi o contattare il proprio medico anche a distanza, aspetto chiave durante la pandemia covid-19.
Questo è lo scenario globale. Ma quanto è diffusa la Digital Health in Italia? Quale è il suo grado di integrazione con il Sistema Sanitario Nazionale?
ASSIDIM ha presentato con Europ Assistance una sintesi della ricerca presentata nel maggio del 2019 dall’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano, “Connected Care: il cittadino al centro dell’esperienza digitale”.
Ecco alcune evidenze quantitative che emergono:
- Nel 2018 sono stati destinati alla digital health 1,39 miliardi di Euro (+ 7% rispetto al 2017).
- Il digitale si sta rapidamente diffondendo nella diagnostica per immagini e nelle analisi di laboratorio, così come anche nell’ambito delle prenotazioni delle visite e del loro relativo pagamento attraverso app, siti web e piattaforme.
- Per l’implementazione della cartella elettronica sono stati dedicati 50 milioni di Euro.
- Si è cominciato ad investire in Artificial Intelligence, a cui sono stati devoluti circa 7 milioni di Euro.
Connected Care: la Sanità del Futuro è quindi una sanità piu’ connessa e ricca di dati e informazioni.
I medici rispondono bene a questa evoluzione con un forte aumento dell’utilizzo di tecnologie per contattare e relazionarsi con i pazienti (mail, app, piattaforme, sms…) ma anche aprendosi all’utilizzo di nuovi strumenti di tele-medicina. Sono infatti in è in crescita assoluta i tele-consulti, i tele-monitoraggi e le tele-visite, per citare i principali.
Quindi abbiamo dei medici “aperti al cambiamento” e convinti della bontà di questa evoluzione (sono piu’ del 43%, con solo una ridottissima percentuale di “oppositori/resistenti” – fra il 5% e l’8% – prevalentemente con anzianità anagrafica elevata).
Stiamo assistendo a una crescente domanda di servizi e percorsi terapeutici personalizzati a seconda delle specificità di ogni paziente.
Quindi un Sistema Sanitario che si evolve rapidamente abilitato dalla tecnologia.
Le cure saranno sempre più focalizzate sull’individuo e la conoscenza delle sue caratteristiche, esigenze e stili di vita, si imposteranno piani di cura innovativi e personalizzati, le informazioni sanitarie saranno rese accessibili a più professionisti in modo veloce e affidabile, ovunque.
Con la tecnologia è sempre più facile analizzare in tempo reale una grande mole di dati. La sanità del futuro è quindi legata a Big Data, telemedicina, fascicolo sanitario elettronico, ricetta elettronica….
Nasce una medicina della persona più tecnologica e basata sui dati: sanitari, referti, storia clinica, accadimenti, ricoveri, fino agli aspetti sociali della persona (dati biometrici, stili di vita, wellness, solitudine, integrati con indicatori di rischio), oltre che le sue “abilità” (camminare, alimentarsi in modo autonomo, stato cognitivo, ecc.).
Queste tecnologie che possono essere quindi degli strumenti a supporto sia dei medici – che risparmiano così tempo prezioso evitando di fare direttamente le mansioni più ripetitive – sia dei pazienti, i quali possono avere a disposizione modalità aggiuntive per comunicare con specialisti sanitari e per comprendere meglio le terapie da seguire.
Anche grazie al ruolo di “integratore di sistema” svolto da una realtà come ASSIDIM, questi strumenti innovativi, nel settore healthcare, diventano così più accessibili a “molti” – alle PMI in particolare – e non restano solo un privilegio la cui accessibilità è riservata alle grandi organizzazioni.
A cura di Antonio Corrias
Sviluppo Associativo, Marketing e Comunicazione ASSIDIM