I risultati della recente indagine Mercer Marsh Benefits, che ha coinvolto oltre 250 assicuratori in 56 paesi, evidenziano alcuni trend che le aziende che offrono piani sanitari integrativi finanziati attraverso coperture assicurative dovrebbero valutare attentamente. Tutto ciò in ottica di sostenibilità dei piani stessi e di allineamento delle prestazioni alle esigenze dei lavoratori.
Le principali evidenze dell’indagine sono le seguenti:
- Aumento dei costi pro-capite a parità di prestazioni previste dal piano sanitario;
- Impatto del Covid-19 sull’andamento delle prestazioni e sulla conseguente sinistrosità dei piani sanitari;
- Avvio della modernizzazione dei piani sanitari con l’introduzione di prestazioni volte a favorirne l’inclusività grazie anche alla tecnologia (digital health, telemedicina, etc.);
- Costante rafforzamento delle prestazioni legate al benessere psicologico;
- Necessità di rafforzare il monitoraggio del piano sanitario al fine di valutare eventuali modifiche delle prestazioni e del finanziamento.
Il primo punto è quello che desta maggiori preoccupazioni in un contesto caratterizzato da elevata inflazione e costi crescenti per l’energia.
L’indagine riporta un’aspettativa degli assicuratori a livello globale di crescita dei costi pari al 12,6% ma se ci focalizziamo solo sul campione di assicuratori europei tale dato sale al 13,8%.
I motivi principali di tale crescita sono i seguenti:
- inflazione medica (aumento del costo delle prestazioni sanitarie),
- maggior ricorso a trattamenti più costosi, ad esempio per malattie rare,
- aumento delle prestazioni dovuto a trattamenti rimandati durante la pandemia,
- criticità nei servizi sanitari nazionali (per l’Italia si pensi alle liste di attesa, all’aumento delle malattie croniche ed alle prestazioni non coperte dai livelli essenziali di assistenza).
Per quanto riguarda l’impatto del Covid-19, più di tre assicuratori su 5 a livello globale hanno registrato nel 2022 oltre ad un aumento delle prestazioni per trattamenti rinviati nel biennio di lockdown anche un importante aumento dei costi dovuti a diagnosi tardive che richiedono conseguentemente trattamenti sanitari più avanzati e più costosi. Si pensi, per esempio, alle ben note conseguenze soprattutto per le malattie oncologiche.
In Europa, il numero degli assicuratori che indicano le malattie oncologiche come una delle tre principali cause, insieme alle malattie del sistema circolatorio ed a quelle osteo-muscolari, di richiesta di prestazioni sanitarie è passato dal 27% nel 2020 al 41% nel 2021.
L’indagine evidenzia altresì il trend a livello globale di modernizzazione dei piani sanitari, grazie anche allo stimolo derivante dalla pandemia. Servizi di telemedicina, app per il monitoraggio e la diagnosi di disturbi e per il benessere fisico, tool per il supporto psicologico stanno diventando sempre più componenti importanti dei piani sanitari.
Proprio sul tema del benessere psicologico, gli assicuratori intervistati individuano nei disturbi mentali la seconda causa dopo quelli metabolici e cardiovascolari dei possibili futuri aumenti dei costi dei piani sanitari.
Alla luce di queste evidenze è indispensabile che le aziende, oramai consapevoli che l’area della salute e del benessere dei collaboratori rappresenta una colonna portante e imprescindibile del loro Total Reward, comincino a gestire attivamente e con rigore i loro piani di assistenza sanitaria integrativa.
A tal fine è importante monitorare periodicamente l’andamento del piano sanitario attraverso l’analisi dettagliata della frequenza e dei costi delle prestazioni al fine di mettere in atto un’adeguata pianificazione finanziaria e correttivi nei tariffari nomenclatori.
E’ poi fondamentale riportare il focus sulla prevenzione e la diagnosi precoce come strumento di controllo dei costi futuri dei piani sanitari. Ma è necessario che la prevenzione si sganci dai tradizionali pacchetti focalizzati sui rischi cardio-metabolici per abbracciare un approccio olistico basato sugli stili di vita.
Uno stile di vita corretto – alimentazione sana, esercizio fisico, niente fumo, gestione dello stress, … – è essenziale per la salute individuale e la sostenibilità dei piani sanitari aziendali.
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A cura di Marcello Marchese
Presidente ASSIDIM