L’educazione sanitaria carente è stato uno dei temi più interessanti trattati durante il Festival dello Sviluppo Sostenibile recentemente tenutosi nel mese di maggio.
L’obiettivo 3 dei GOALS 2030 (Garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età) è stato centrale il 18 maggio al Salone del Libro di Torino, dove il focus di un interessante dibattito era sottolineare il ruolo della “health literacy”, intesa come capacità individuale di orientarsi con consapevolezza nel mondo della salute e del benessere con strumenti di conoscenze adeguati.
L’health literacy va oltre la semplice capacità di leggere e interpretare i testi scritti e implica anche l’abilità di applicare le conoscenze acquisite per prendersi cura della propria salute e interagire con i professionisti sanitari. L’evento ha sottolineato l’importanza di colmare le lacune in termini di alfabetizzazione sanitaria che sono presenti in diverse fasce di popolazione, promuovendo una comunicazione di qualità e una maggiore attenzione ai bisogni individuali e familiari.
Sono stati affrontati diversi temi legati all’alfabetizzazione sanitaria, dall’importanza della comunicazione autorevole e comprensibile, all’impatto sulla salute a causa del cambiamento climatico, ai livelli insufficienti di alfabetizzazione sanitaria in Italia e alle sfide nell’affrontare malattie comuni come il diabete.
Sono state evidenziate le necessità di coinvolgere attivamente tutti gli attori del sistema (scuola, personale sanitario, mondo della ricerca, mezzi di comunicazione) per diffondere conoscenze e competenze in campo sanitario.
Gli interventi hanno sottolineato che l’educazione alla salute dovrebbe iniziare fin dai primi gradi scolastici e continuare lungo tutto l’arco della vita. Inoltre, è stata evidenziata l’importanza dell’alfabetizzazione digitale per utilizzare in modo efficace le risorse tecnologiche e i social media per diffondere informazioni corrette e contrastare le fake news.
Gli interventi hanno ribadito l’importanza di coinvolgere attivamente sia i pazienti che gli operatori sanitari nell’adozione di scelte di salute informate. Si è sottolineato il ruolo della scuola nell’educare alle abitudini sane e si è proposta l’introduzione di lezioni di alfabetizzazione sanitaria durante le attività scolastiche.
L’alfabetizzazione sanitaria viene identificata come strumento essenziale per affrontare le sfide per una salute più diffusa e ridurre le disuguaglianze nell’accesso alle informazioni e alle cure sanitarie.
Ecco una sintesi degli interventi principali:
Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS, ha sottolineato l’importanza di adottare un approccio “One Health” (*) che consideri il collegamento tra la salute umana e la salute del pianeta. Ha anche proposto l’utilizzo dei nuovi fondi europei per rendere operativo il Piano di adattamento ai cambiamenti climatici dell’Agenda 2030.
(*) One Health è un approccio integrato e unificante, fondato sulla collaborazione interprofessionale e multidisciplinare tra settori diversi, che mira a bilanciare e ottimizzare in modo sostenibile la salute di persone, animali ed ecosistemi.
Orazio Schillaci, Ministro della Salute, ha evidenziato come la scarsa competenza nell’health literacy sia associata a scelte meno salutari e comportamenti a rischio, con conseguente impatto sul sistema sanitario. Ha sottolineato l’importanza di una comunicazione autorevole, fondata su evidenze scientifiche e facilmente comprensibile al cittadino, anche per contrastare le fake news.
Luigi Palmieri, Istituto Superiore di Sanità ha presentato i risultati di un sondaggio condotto in Italia sul livello di alfabetizzazione sanitaria. Ha rivelato che il 58% della popolazione ha livelli insufficienti di alfabetizzazione sanitaria, con una maggiore prevalenza tra gli uomini, le fasce di popolazione più anziane e con minor livello di istruzione ed elevata difficoltà economica.
Giuseppe Costa, Università degli Studi di Torino ha evidenziato come l’alfabetizzazione sanitaria sia influenzata dai livelli socioeconomici, dal background migratorio e dall’età. Ha sottolineato l’importanza di creare le condizioni adatte per adottare abitudini sane, concentrandosi su interventi contestuali, oltre che sull’educazione e l’informazione.
Giuseppe Novelli, Università degli Studi di Roma Tor Vergata e dell’Italian Barometer Diabetes Observatory Foundation (IBDO) ha sottolineato la connessione tra stili di vita, comportamenti individuali e malattie comuni come il diabete. Ha evidenziato la necessità di prevenire l’obesità infantile e diffondere l’educazione a una corretta alimentazione, anche attraverso interventi nelle mense scolastiche.
Paola De Castro, Istituto Superiore di Sanità, ha sottolineato l’importanza di iniziare l’educazione alla salute sin dalla scuola, fornendo alle persone le competenze necessarie per discernere informazioni autorevoli e utilizzarle per il proprio benessere. Ha anche evidenziato il ruolo dei dipendenti e del personale sanitario nell’acquisire competenze di comunicazione comprensibili ed empatiche verso i pazienti.
Fabio Torriglia, country manager di Viatris, ha sottolineato l’impegno dell’azienda nel diffondere conoscenze sanitarie per garantire cure adeguate. Ha evidenziato l’importanza dell’alfabetizzazione digitale per utilizzare in modo efficace le tecnologie a supporto dell’health literacy.
Viatris Inc. è una società statunitense farmaceutica, nata dalla fusione di Mylan e Upjohn Fondata il 16 novembre 2020 con lo scopo di creare il primo colosso farmaceutico per fatturato, che si occupa della vendita di farmaci generici.
Le conclusioni dell’evento hanno ribadito la necessità di promuovere l’health literacy come strumento per affrontare le sfide della salute, ridurre le disuguaglianze nell’accesso alle informazioni sanitarie e favorire scelte di salute informate da parte dei cittadini e dei professionisti sanitari.
ASSIDIM, Cassa Assistenza Sanitaria Integrativa, dal 2021 è associata a Plef, Planet Life Economy Foundation (www.plef.org), ETS, che è partner – in ASviS – del Gruppo Di Lavoro Goal 3.
Assidim svolge costantemente un ruolo attivo nell’organizzare iniziative educative per migliorare la consapevolezza del “Valore Salute” tra i suoi associati attraverso la promozione di campagne di comunicazione, la realizzazione di studi, l’organizzazione di eventi formativi, con l’obiettivo finale di consentire alle persone di prendere decisioni più informate e di adottare comportamenti positivi che contribuiscano al miglioramento del benessere individuale e collettivo.
Si articolano da tempo, attraverso un piano di comunicazione organico, articoli settimanali sul blog on line, diversi EduWebinar (https://www.assidim.it/eventi/) e campagne on line e sui social network, con l’obiettivo di alfabetizzazione per una salute più consapevole e più sostenibile.
ASSIDIM ha realizzato nel 2021/22 una interessante Survey sugli Stili di Vita (che ha visto la collaborazione di qualificati docenti universitari) e che ha coinvolto oltre 1300 persone con metodologie innovative di engagement. Ed è già in fase di preparazione una seconda edizione 2023/24. (https://www.assidim.it/indagine-assidim-sugli-stili-di-vita-pubblicati-i-risultati-su-rivista-scientifica/)
Per ASSIDIM è quindi importante favorire L’alfabetizzazione sanitaria, non solo per ribadire l’adesione all’ideale promosso dall’Obiettivo 3, ma per migliorare contemporaneamente la conoscenza dei servizi innovativi che ASSIDIM costantemente cerca di rendere più accessibili a tutti, ai dipendenti delle piccole come delle grandi aziende.
Per chi desidera approfondire ecco il link su You Tube con l’evento completo: https://asvis.it/notizie-sull-alleanza/19-16942/alfabetizzazione-sanitaria-carente-ripartire-da-scuole-e-buon-uso-di-tecnologie
A cura di Antonio Corrias
ASSIDIM Sviluppo Associativo, Marketing, Comunicazione