La resistenza agli antibiotici rappresenta oggi una minaccia considerevole per la salute globale, eppure attorno a questo argomento ruotano fin troppe false credenze. Si tratta di un argomento che tocca da vicino il nostro quotidiano e che, se non trattato con debita informazione, rischia di riportarci indietro di decenni, rendendo anche le infezioni ormai più comuni difficili da trattare.
Cos’è la resistenza agli antibiotici?
La resistenza agli antibiotici si verifica quando i batteri evolvono e sviluppano la capacità di sopravvivere all’azione dei farmaci progettati per ucciderli o inibirne la crescita. Questo processo avviene naturalmente nel tempo, ma l’uso eccessivo e inappropriato degli antibiotici può accelerare notevolmente questo fenomeno. Secondo i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) degli Stati Uniti, almeno 2,8 milioni di persone contraggono infezioni resistenti agli antibiotici ogni anno solo negli USA, e più di 35.000 muoiono a causa di queste infezioni.
Le cause
L’uso indiscriminato di antibiotici è considerabile come la principale causa della resistenza. Prevalentemente, questo “abuso”, riguarda due campi:
- Gli antibiotici sono spesso prescritti per infezioni virali, contro le quali sono inefficaci, o vengono usati in dosi inadeguate.
- L’uso massiccio di antibiotici negli allevamenti animali contribuisce al problema, poiché i batteri resistenti possono essere trasmessi agli esseri umani attraverso la catena alimentare.
L’impatto sulla salute
Le conseguenze della resistenza agli antibiotici sono devastanti. Infezioni che un tempo erano facilmente curabili, come la polmonite, le infezioni del tratto urinario e le malattie sessualmente trasmissibili, stanno diventando sempre più difficili da trattare. Questo non solo aumenta la mortalità, ma prolunga le degenze ospedaliere e i costi sanitari. In Europa, le infezioni da batteri resistenti causano circa 33.000 morti all’anno e costano oltre 1,5 miliardi di euro in spese sanitarie e perdita di produttività.
Le strategie di prevenzione
Affrontare la resistenza agli antibiotici richiede un approccio multifattoriale. Il concetto chiave, in ogni caso, rimane quello di RESPONSABILITA’, sia da parte dei medici che li prescrivono, sia da parte dei pazienti che li assumono.
Anche la ricerca e lo sviluppo di nuovi antibiotici sono cruciali, anche se purtroppo i progressi in questo campo hanno delle tempistiche estremamente lunghe e si tratta di studi e progetti delicati.
Infine, le politiche pubbliche e le campagne di sensibilizzazione giocano un ruolo vitale. Programmi educativi possono aiutare a ridurre l’uso improprio degli antibiotici tra il pubblico e i professionisti sanitari. Ad esempio, la “Settimana Mondiale per la Consapevolezza sugli Antibiotici” promossa dall’OMS mira a sensibilizzare sull’uso prudente di questi farmaci e sulle misure preventive.
Conclusione
La resistenza agli antibiotici è una minaccia seria e incombente che richiede una risposta coordinata e globale. Solo attraverso l’uso responsabile degli antibiotici, pratiche di controllo delle infezioni, ricerca e politiche efficaci potremo evitare un futuro in cui le infezioni comuni tornino a essere letali.
Secondo l’OMS, potrebbe causare 10 milioni di morti all’anno entro il 2050 se non si prendono misure adeguate a contrastarla. L’aumento delle infezioni resistenti può rendere comuni procedure mediche, come interventi chirurgici e trattamenti per il cancro, molto più rischiose.
Ogni individuo ha un ruolo da giocare in questa battaglia, contribuendo a preservare l’efficacia degli antibiotici per le generazioni future.
Fonti:
- Centers for Disease Control and Prevention (CDC), “Antibiotic Resistance Threats in the United States” (2019) – www.cdc.gov/DrugResistance/Biggest-Threats.html.
- World Health Organization (WHO), “Antibiotic resistance” (2023) – https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/antimicrobial-resistance
- European Centre for Disease Control and Prevention (ECDC), “Antimicrobial resistance in the EU/EEA (EARS-Net) – Annual Epidemiological Report 2019” – https://www.ecdc.europa.eu/en/publications-data/surveillance-antimicrobial-resistance-europe-2019
- WHO, “World Antibiotic Awareness Week 2023” – https://www.emro.who.int/emhj-volume-29-2023/volume-29-issue-11/regional-meeting-to-review-antimicrobial-resistance-country-programmes.html
A cura di LISA ANTONUTTI
CENTRO STUDI ASSIDIM