Sport, attività fisica, esercizio fisico sono termini spesso utilizzati per indicare lo stesso concetto. In realtà indica concetti ben diversi fra loro! Il box riporta le principali definizioni.
Solitamente si dice che “lo sport fa bene” poi, purtroppo, talvolta atleti muoiono proprio mentre si stanno allenando o facendo una gara. Come conciliare queste due affermazioni?
La chiave di lettura sta nel sapere che:
- i benefici della regolare esecuzione dell’esercizio fisico sono legati allo svolgere esercizio di modalità (quale esercizio) e dose [insieme di intensità (quanta fatica), durata (quanto tempo) e frequenza (quante volte/sett)] commisurati alle caratteristiche ed esigenze della persona.
- La maggior parte dei benefici sono legati all’esecuzione di esercizio fisico di tipo aerobico (quando la cellula muscolare produce energia per contrarsi usando una via metabolica che richiede la presenza di ossigeno) che generalmente non è mai quella massimale, bensì quella di intensità moderata (come ad esempio la camminata a passo veloce), o moderata-vigorosa (come ad esempio fare jogging) per i soggetti ben allenati.
- Lo sport agonistico prevede in genere svolgere esercizio ad intensità molto elevate, sino a massimale. Ciò comporta l’utilizzo di vie metaboliche diverse, comporta un grande impegno cardiovascolare con conseguente aumento della pressione arteriosa, frequenza cardiaca, contrattilità miocardica, ecc grazie all’azione del sistema nervoso autonomo, quella parte del sistema nervoso che controlla il funzionamento di tutti i nostri organi. E’ proprio l’attivazione esagerata di questo sistema che può, in atleti predisposti geneticamente, ed in particolari condizioni, essere “la goccia che fa traboccare il vaso” causando aritmie molto gravi che possono portare alla morte improvvisa.
- Lo stress spesso associato alle gare, al dover raggiungere il massimo della performance, può a sua volta peggiorare il tutto agendo anch’esso aumentano l’attivazione del sistema nervoso autonomo.
- Praticare un determinato sport, specie a livello agonistico, spesso prevede l’utilizzo continuativo e massivo di determinati gruppi muscolari, con conseguente elevato carico non solo sui muscoli ma anche si tendini ed articolazioni. Ecco quindi che se l’atleta non segue apposito allenamento, specie se l’età avanza, le problematiche muscolo-tendinee e gli incidenti possono aumentare.
Allenamento molto pesanti, competizioni difficili, esecuzione di esercizio ad elevatissime intensità, predisposizione genetica, possono rappresentare un cocktail pericoloso che talvolta può avere anche gravi conseguenze.
D’altro canto, l’esecuzione di regolare esercizio fisco prescritto a seconda degli obiettivi e caratteristiche cliniche di ogni singola persona, permette di prevenire, gestire moltissime patologie, quali ad esempio quelle cardiovascolari, metaboliche, oncologiche, ecc. oltre a favorire un immediato benessere!
E’ proprio anche per questa ragione che esiste la Medicina dello Sport e dell’Esercizio Fisico, quella branca della medicina che si occupa proprio:
- della valutazione degli atleti, in modo da verificare che siano in condizioni ottimali per poter affrontare grandi sfide per il proprio organismo e mente, per poter prevenire problematiche serie e per poter gestire eventuali problemi. Molto significativo a questo proposito è che l’Italia (luogo in cui è nata la medicina dello sport nel 1957 e dove esiste una precisa legislazione in merito) è lo stato che presenta l’incidenza minore al mondo di morte improvvisa degli atleti. Fortunatamente atleti che corrono questo rischio sono molto molto pochi, ma anche la perdita di un solo atleta è sempre troppo.
- della valutazione di soggetti non atleti che vogliono eseguire esercizio fisico in sicurezza e soprattutto che vogliono avere una corretta indicazione di quale modalità (quale tipo) di esercizio svolgere e soprattutto intensità (fatica) è quella più indicata.
La risposta alla domanda “lo sport fa bene o male?” è quindi molto semplice… lo sport fa bene! A patto che venga eseguito compatibilmente alle caratteristiche della persona ed al fine di perseguire il benessere. Quando invece l’obiettivo è l’agonismo, vincere gare e fare performance sempre più elevate, allora non è sempre così: occorre avere allenamento ed età giuste ed eseguire valutazioni mediche in grado di accertare che non vi siano rischi e limitare le conseguenze. E’ esattamente come un farmaco! Fa bene! Ma deve essere prescritto per curare una determinata malattia ed a dosaggio giusto, stando attenti che non vi siano controindicazioni!
Box1:
DEFINIZIONI Attività fisica: qualsiasi movimento del corpo conseguente a contrazione muscolare in grado di indurre un consumo energetico maggiore di quello basale Esercizio fisico: attività fisica pianificata, strutturata, ripetitiva, avente come obiettivo migliorare o mantenere lo stato di allenamento fisico Sport: l’insieme di attività fisiche effettuate per fini salutistici, formativi e competitivi, praticate secondo precise regole, spesso in competizione con altri |
Sport, attività fisica e certificazione.
Nel nostro paese la Salute di chi fa sport sia a livello agonistico che amatoriale è molto tutelata. E’ infatti obbligatorio per legge, in alcuni casi, avere una certificazione per poter svolgere esercizio fisico. Senza entrare in dettagli, i principali tipi id certificazione sono 3:
- certificato per attività agonistica: eseguito solo per atleti che fanno agonismo e rilasciato solo da medici specialisti in medicina dello sport. L’obiettivo è verificare che un atleta sia in condizioni fisiche adatte allo svolgimento di una determinata disciplina sportiva eseguita ad intensità e volumi di esercizio molto elevati e quindi potenzialmente pericolosi.
- certificato per attività non agonistica: attenzione che NON è semplicemente quello per chi NON fa agonismo! È un certificato che teoricamente andrebbe rilasciato solo a persone che pur svolgendo attività agonistica o allenamenti di intensità e volumi elevati, per ragioni di età (o troppo giovani o con età superiore ai massimi definiti per gareggiare nelle singole discipline) non partecipano a gare/campionati dei veri atleti. Questo certificato viene però anche chiesto da molte palestre, piscine, enti sportivi, ecc anche per persone che svolgono attività fisiche ad intensità e volumi inferiori. Il certificato non può essere rilasciato da tutti i medici ma solo dai medici specialisti in medicina dello sport, da medici della federazione medico sportiva italiana o dai medici di famiglia o pediatri di libera scelta relativamente solo ai propri assistiti. Anche in questo caso l’obiettivo è verificare che una persona sia in condizioni fisiche adatte allo svolgimento di attività fisica eseguita potenzialmente ad intensità e volumi di esercizio molto elevati e quindi potenzialmente pericolosi. Il certificato deve essere redatto seguendo le indicazioni data dalla Legge dopo l’esecuzione di vista medica completa ed elettrocardiogramma
- certificato per attività ludico motoria: è il certificato che teoricamente andrebbe utilizzato per chi non svolge in alcun modo gare. Può essere rilasciato da qualsiasi medico. In realtà la legge ha tolto l’obbligatorietà di certificazione in questi casi. Nonostante questo per poter praticare esercizio in una palestra/piscina, ecc il certificato viene spesso richiesto, o quello per attività non agonistica (vedi questo) o quello per attività ludico motoria a seconda delle necessità dell’ente in cui si svolge attività.
Nella realtà dei fatti, è però importante che ogni persona si renda conto che quello che è importante non è l’obbligatorietà o meno di avere una certificazione, quanto il grande valore di avere una valutazione medica per conoscere il proprio stato di salute ed avere una prescrizione corretta della modalità (tipo di esercizio), intensità (fatica), durata, frequenza e progressione (come faccio dal punto in cui sono a raggiungere determinati risultai) dell’esercizio in base agli obiettivi clinici che si vogliono raggiungere.
Prof. Daniela Lucini
Professore Ordinario MEDF/01
Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport ed Esercizio Fisico Università degli Studi di Milano
Dipartimento Biotecnologie Mediche e Medicina Traslazionale
Direttore Servizio Medicina Esercizio Fisico e
Direttore Laboratorio Sperimentale di ricerche di medicina dell’esercizio fisico
IRCCS Auxologico, Milano