Con l’espressione “stress da rientro” si indica quella che è una vera e propria sindrome. Nello specifico, si tratta di quella sensazione negativa che si prova quando, dopo un lungo periodo di vacanza o di pausa dal lavoro, si è costretti a tornare alla routine lavorativa e/o familiare e non si riesce a riadattarsi.
Potrebbe sembrare paradossale che dopo un periodo di stacco ci si ritrovi più stressati di prima, eppure questo è proprio ciò che accade con la sindrome da rientro. Tale situazione si manifesta perché, quando si interrompono le proprie abitudini, e si cambiano i ritmi e le attività, si dà modo a mente e corpo di rigenerarsi. Dover ritornare alla situazione precedente il periodo di pausa significa modificare ancora i propri tempi, fisiologici e psicologici, per questo si inizia a temere il rientro.
Il corpo deve riorganizzarsi velocemente ed è ciò che induce una serie di reazioni che si manifestano come i tipici sintomi dello “stress da rientro”. Di fronte alla situazione descritta, si potrebbe essere portati a pensare che sia più semplice non fare alcuna pausa e non interrompere il lavoro, al fine di evitare cambiamenti nelle abitudini. Per contrastare questa convinzione, è fondamentale fissare come obiettivo il raggiungimento di una maggiore flessibilità e capacità di adattamento, anziché evitare qualsiasi cambiamento per ridurre lo stress.
Come gestire lo stress da rientro
Per ritrovare una sorta di equilibrio e riabituarsi alla routine e alla vita di tutti i giorni dopo un periodo di stacco, esistono una serie di strategie che possono essere messe in pratica. Queste possono rivelarsi utili e fondamentali per fronteggiare e gestire al meglio lo “stress da rientro”.
- Gestisci e organizza il tempo a disposizione: Uno dei principali motivi di stress è la convinzione di essere sopraffatti dalle incombenze una volta rientrati a lavoro. Per questo motivo una strategia efficace è quella di stilare una lista delle priorità, organizzando il proprio tempo a seconda dell’importanza dell’urgenze dei task e delle scadenze. Riuscire a gestire il tempo a disposizione facendo un elenco degli impegni, aiuta ad avere un quadro più chiaro della situazione, e di come sia possibile riuscire a portare a termine tutte le cose da fare.
- Usa bene le ore extralavorative: Il tempo extra lavorativo è fondamentale e più si riescono a ottimizzare le ore a disposizione, meno stress comporterà il rientro lavorativo. Spesso si teme la ripresa perché tornare al lavoro comporta una riduzione del tempo da dedicare a se stessi. Quindi, valorizzare le ore libere dedicandole agli amici, a se stessi o anche riuscire a staccare per un intero weekend, aiuta a rendere le ore lavorative meno pesanti e si riesce ad affrontare il rientro con più motivazione ed energia.
- Pianifica il tuo rientro: Pianificare il proprio rientro al lavoro aiuta la propria mente ad abituarsi con calma alla ripresa. Organizzare e fissare gli impegni e le attività che attendono una volta che si è rientrati è utile per rendere il cambiamento meno traumatico e il ritorno alla routine più facile.
Cosa possono fare le aziende per essere da supporto in questa fase
Le organizzazioni hanno un ruolo fondamentale e possono rivelarsi determinanti nel rendere più semplice la ripresa lavorativa dei propri collaboratori e delle proprie collaboratrici, andando a contrastare la sindrome dello “stress da rientro”.
In primis possono aiutare le persone a capire quali sono i loro obiettivi, dando rilevanza e importanza a una corretta pianificazione e gestione del lavoro. In secondo luogo, possono sostenere e supportare i manager che hanno un ruolo importante: sia nel recepire le difficoltà manifestate dal proprio team, sia nel mantenere una relazione costante con i propri collaboratori nel loro percorso di crescita.
Infine, se un’organizzazione promuove una cultura dell’ascolto sarà più facile anche per le persone che ne fanno parte sentirsi comprese e accolte. Se l’azienda offre il proprio sostegno e il proprio aiuto nel momento in cui riceve segnalazioni di malessere e difficoltà, di conseguenza ne deriva una migliore gestione dello stress durante tutto l’anno.
Conclusione
Gestire lo “stress da rientro”, dunque, può essere complesso ma non è impossibile. Soprattutto se si seguono alcune accortezze, e se si ha alle spalle un’azienda che fa del benessere psicologico ed emotivo dei propri collaboratori e delle proprie collaboratrici una priorità.
A cura di Valentina Marchionno
Psicologa di Stimulus Italia