Abbiamo recentemente letto (FONTE: The Economist, 4 March 2023) del grande successo che stanno riscuotendo tra celebri e facoltosi americani i nuovi farmaci per il dimagrimento.
Condividendo quanto riportato nell’articolo, questi farmaci non dovrebbero però essere visti come trattamenti “cosmetici” per persone che potrebbero essere più in forma grazie e stili di vita più salutari, in particolare per quanto riguarda l’alimentazione, il consumo di alcolici e l’attività fisica.
I veri beneficiari sono i miliardi di persone nel mondo il cui sovrappeso causa problemi di salute.
Una nuova classe di farmaci, definita recettori antagonisti GLP-1, sembra funzionare.
Quelli già in commercio sono basati su test clinici che evidenziano fino al 15% di perdita di peso.
Gli analisti stimano che il mercato di questi farmaci possa raggiungere 130 miliardi di dollari entro il 2031.
Questi nuovi farmaci arrivano in momento decisamente critico. Nel 2020 i 2/5 della popolazione mondiale era in sovrappeso o obeso. Tale valore potrebbe arrivare al 50% della popolazione mondiale entro il 2035 sulla spinta di paesi come l’Egitto, il Messico e l’Arabia Saudita.
Questi trend allarmano perché l’obesità provoca molti problemi di salute come il diabete, disturbi cardiocircolatori, infarto e malattie oncologiche. Inoltre, l’obesità rende le persone più vulnerabili come dimostrato durante il Covid-19.
Non si devono poi trascurare gli effetti sul benessere psicologico derivanti dallo stigma associato all’essere “grassi”.
Le conseguenze dell’obesità per le società e le economie sono grandi. Secondo studi accademici il costo annuale dell’eccesso di peso sarà pari a 4 trilioni di dollari nel 2035, pari al 2,9% del PIL globale, per le spese di cura, la perdita di produttività e l’aumento della mortalità.
I motivi dell’aumento dell’obesità e delle persone in sovrappeso sono legati anche a cambiamenti biologici. I geni che ci consentivano di resistere alle carestie e ad inverni rigidi sono oggi responsabili dell’aumento del nostro “girovita”. A ciò si aggiunge la qualità dell’alimentazione e la sedentarietà, nonostante i 250 milioni di dollari spesi per le diete.
I nuovi farmaci, già utilizzati per la cura del diabete, mimano il rilascio di ormoni che riducono l’appetito e danno sensazione di sazietà.
Gli analisti si aspettano che metà degli obesi americani cercheranno aiuto in questi farmaci nei prossimi 10 anni.
Ma ci sono aree di incertezza in merito alla sicurezza e ai costi.
Per quanto riguarda la sicurezza, non si conoscono le conseguenze di lungo periodo di questi farmaci e ciò è rilevante in quanto molte persone dovranno assumerli per il resto della loro vita.
Per quanto riguarda la sostenibilità economica, i costi oggi sono compresi tra 900 e 1.300 dollari al mese ma negli anni potranno diminuire.
Cosa fare oggi? Le autorità sanitarie a livello mondiale dovrebbero promuovere, attraverso campagne di comunicazione e informazione, stili di vita virtuosi basati su attività fisica, cibi salutari, disincentivi al consumo di alcolici.
A cura di Marcello Marchese
PRESIDENTE ASSIDIM