Robert Neuburger definisce la coppia “come la storia di un incontro che dura, cioè di due persone che si sono incontrate e che per varie ragioni non si separano”. Esistono diverse tipologie di coppie: lavorative, amicali e affettive. Ci soffermeremo sulla coppia affettiva e sulle dinamiche, gli equilibri e le fasi che la caratterizzano.
Una relazione di coppia dà origine a un sistema complesso, sia perché ci sono due individualità che entrano in contatto tra loro, ciascuna con la propria personalità, aspettative, interessi e desideri; sia perché significa coinvolgere diverse sfere della propria vita e di quella del partner. L’idea utopica di una relazione perfetta può rivelarsi frustrante, è importante quindi arrivare alla consapevolezza che la coppia è un divenire, che affronta continue sfide sia interne che esterne.
Le diverse fasi di una relazione di coppia
La relazione di coppia, così come i due individui che ne fanno parte, è soggetta al cambiamento. Essendo un sistema complesso si evolve e nel corso della sua durata attraversa diverse fasi:
Prima fase, l’infatuazione: Si tratta del periodo iniziale di una relazione, quando due persone si incontrano e vivono una forte attrazione chimico-fisica. Questo periodo può durare diversi mesi ed è caratterizzato dall’idealizzazione dell’altro, notando maggiormente ciò che si ha in comune rispetto a ciò che differenzia.
Seconda fase, l’innamoramento: l’attrazione e l’idealizzazione sono ancora presenti e si aggiunge un desiderio di conoscersi più a fondo. Questo periodo è definito “di simbiosi” perché si tende a essere maggiormente focalizzati sulla coppia e a chiudersi verso le relazioni esterne.
Terza fase, la disillusione: questa fase è la più complessa perché arriva il momento in cui si inizia a vedere il proprio partner per quello che è. Emergono i difetti e le differenze, cade quindi l’idealizzazione iniziale e ciò può portare al conflitto o all’incomprensione. Per quanto difficile, è un momento necessario poiché rappresenta un’opportunità di crescita e di consolidamento del rapporto. È qui che si capisce se le divergenze possono essere affrontate e superate o se è necessario interrompere la relazione.
Quarta fase, l’amore: È l’ultima quella che procede più lentamente perché l’amore ha bisogno di tempo e impegno per costruirsi. È una fase di benessere perché si è maggiormente allineati nell’affrontare le difficoltà, si ha fiducia e si impara a tollerare i difetti dell’altro vedendoli ora come un tratto di unicità.
Queste fasi non seguono un ordine preciso e molto dipende da una moltitudine di fattori, tra cui le caratteristiche personologiche e le esperienze relazionali precedentemente vissute (a livello familiare, sentimentale, amicale). Capire che fase della relazione si sta vivendo, però, può aiutare a saperla gestire al meglio.
La rottura dell’equilibrio: difficoltà e cambiamenti
Come abbiamo visto, una relazione appena nata è un rapporto di grande vicinanza, è normale, però, che con il trascorrere del tempo questo legame tenda ad allentarsi. Le coppie più longeve sono quelle in cui è presente un buon livello di “automonitoraggio” nel tempo: riescono a riconoscere i cambiamenti che arrivano e a farvi fronte mettendo a fattor comune le risorse a disposizione.
Esistono diversi cambiamenti interni ed esterni che influiscono sulla vita di coppia. Nello specifico i cambiamenti esterni sono quelle situazioni fuori dal proprio controllo e assolutamente imprevedibili a cui la vita spesso pone dinanzi. Possono essere positivi o negativi come: un lutto, un trasferimento, un incidente, la nascita di un figlio, il matrimonio, ecc. Queste eventualità mettono alla prova la relazione, sono accompagnate da sentimenti di instabilità e necessitano una fase di riorganizzazione.
Per quanto riguarda i cambiamenti interni, invece, ci possono essere diverse questioni che mettono in difficoltà: come il fatto di riversare all’interno della coppia i propri conflitti interni irrisolti, o un’eccessiva gelosia nei confronti del partner, o ancora la mancanza di fiducia reciproca, ecc. Tutto ciò va inevitabilmente a minare la complicità necessaria per mantenere l’equilibrio e la serenità del rapporto.
L’importanza della comunicazione e 4 step per migliorare la relazione
Abbiamo visto una serie di elementi che possono inficiare sul benessere di una relazione. Va tenuto in considerazione che ogni relazione è unica nelle sue peculiarità, ma tutte godono di una comune risorsa da poter attivare: la comunicazione.
Come sosteneva Zygmunt Bauman, rinomato sociologo e filosofo polacco: “Il fallimento di una relazione è quasi sempre un fallimento di comunicazione”. Comunicare all’interno di una coppia è imprescindibile poiché consente di stare in relazione con l’altro, e benché quasi tutti ne riconosciamo l’importanza è utile chiedersi se lo si fa in modo efficace.
Innanzitutto, è bene tenere presente che non comunichiamo solo attraverso le parole, ma anche tramite un canale non verbale fatto di: atteggiamenti, comportamenti ed espressioni del volto. Riflettere su questo aspetto può aiutare a comprendere come spesso si riesca a parlare tanto ma non si arrivi a comunicare ciò che realmente si vorrebbe trasmettere all’altro, come pensieri, desideri oppure che a volte nel silenzio o nella distanza si comunica davvero più che a parole.
Ecco alcuni passi importanti che si possono mettere in pratica per venirsi incontro e per migliorare la propria relazione:
- Ascoltare attivamente l’altro. Se comunicare è importante, non da meno lo è saper ascoltare. Le due cose sono strettamente collegate tra loro.Sapersi dedicare piccoli gesti di affetto. Ciò aiuta a non darsi mai per scontati e a dimostrare, anche attraverso gesti semplici, quanto l’altra persona sia importante per noi.
- Sapersi divertire. Essere capaci di ridere insieme e fare cose sciocche al solo scopo di divertirsi porta a una maggiore complicità e unione. Inoltre, si stimolano le sensazioni positive e di conseguenza migliora il rapporto.
- Metterci forza di volontà e impegno. Quanto più due persone mettono impegno e volontà nella propria relazione, tanto più si rivelerà duratura e stabile. Questo impegno può essere destinato verso il miglioramento di sé stessi così come del legame emotivo. Più si riuscirà a fare uno sforzo verso l’altro, più soddisfazioni si otterranno nel tempo.
Terapia di coppia: una soluzione possibile
Abbiamo visto i cambiamenti e le difficoltà a cui una coppia può andare incontro. Quando si affrontano momenti di crisi nella relazione, è normale sentirsi incapaci nell’affrontare la problematica e far fatica a non vedere una soluzione. Ci si può sentire bloccati in una fase di stallo e si può aver bisogno di un supporto concreto per imparare a comunicare con il proprio partner in modo efficace. In questo senso rivolgersi a un supporto professionale può essere un primo passo fondamentale per capire come affrontare e superare insieme la situazione
L’obiettivo della terapia di coppia è proprio quello di aiutare i partner a uscire da una situazione difficile recuperando una dimensione più equilibrata, arrivando a una situazione più soddisfacente e positiva. Lo psicoterapeuta, in quanto figura esterna, darà priorità ai bisogni della coppia e degli individui che ne fanno parte, facilitando la possibilità di trovare dei punti d’incontro.
Il supporto concreto di un professionista della salute mentale è determinante per superare la crisi o, in alcuni casi, accompagnare alla fine della relazione.
A cura di Marisabel Iacopino,
Psicologa di Stimulus Italia