Molto interessanti le riflessioni e i dati quantitativi che fornisce il Nono Report Annuale “Investitori istituzionali italiani: iscritti, risorse e gestori per l’anno 2021” curato dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali.
Dati aggiornati che mancavano dal 2019 e che il BLOG ASSIDIM ha il piacere di riassumere in sintesi.
- FONDI SANITARI: ad oggi quelli registrati presso il Ministero della Salute risultano essere 318 (ultima rilevazione 2019) con a carico un totale di quasi 15,5 milioni di persone, comprendenti, oltre ai lavoratori, i loro familiari, i pensionati e i familiari di quest’ultimi. La crescita è di quasi un milione, rispetto alla rilevazione precedente.
- Le PRESTAZIONI EROGATE: sono in aumento e hanno un valore di oltre 3,06 miliardi di euro (rispetto ai 2,83 miliardi di euro rilevati nel 2019). Di questi oltre 1 miliardo di euro sono destinati esclusivamente all’erogazione di prestazioni extra-LEA (la precedente rilevazione era di 928 milioni). A erogare la maggior parte di queste somme (oltre 2,22 miliardi di euro) sono i cinquanta principali player del settore. CASSE, FONDI E SOCIETA’ DI MUTUO SOCCORSO infatti catalizzano l’iscrizione di 9,04 milioni di persone, oltre la metà del totale delle persone assicurate (58%)
- I CONTRIBUTI VERSATI dagli iscritti, secondo l’Osservatorio, sono 2,74 miliardi di euro (dati non forniti dal Ministero della Salute)
I principali operatori di assistenza sanitaria integrativa del “sistema Italia” risultano essere in base agli ADERENTI:
- Fondo Est, che associa tutte le imprese commerciali e di servizi e al quale aderiscono 1.875.000 persone, ovvero il 20,7% degli iscritti totali ai 50 principali operatori
- Metasalute, la forma di assistenza sanitaria destinata ai metalmeccanici, con 1.313.879 unità (14,5%)
- Emapi, che riunisce gli iscritti alle Casse privatizzate dei liberi professionisti, con 1.050.000 unità (11,6%).
A distanza seguono:
- San.Arti, la cassa dedicata agli artigiani, con 562.665 individui,
- la Società di Mutuo soccorso MBA Mutua con 400.000 unità
In base ai CONTRIBUTI raccolti:
- Fondo Est con 468,75 milioni di euro, che corrispondono al 17,1% dei contributi complessivamente raccolti dai principali enti, Casse e SMS;
- FASI (il fondo di assistenza sanitaria dei dirigenti delle aziende industriali) con 398,88 milioni di euro (14,6%)
- Metasalute con 215,04 milioni (7,9%)
- Intesa Fondo Sanitario, dedicato al personale del Gruppo Intesa con156,5 milioni
- Fasdac (dirigenti delle aziende commerciali) 132,5 milioni di euro di contributi raccolti.
Distribuzione analoga se si analizza il posizionamento rispetto all’ammontare delle PRESTAZIONI erogate:
- Fondo Est con 352,56 milioni di euro (15,8%),
- FASI con 308,95 milioni (13,9%)
- Metasalute (193,9 milioni pari all’8,7%);
- Intesa fondo sanitario con 152,1 milioni di euro di prestazioni erogate
- FASDAC con 104,6 milioni di euro.
Molto interessante poi è la classifica relativa alla gestione patrimoniale dei principali 19 operatori (Casse, SMS e Fondi).
L’Osservatorio di Itinerari Previdenziali ha infatti elaborato una stima basata sugli importi medi di versamento, sul numero di iscritti e sulle uscite per prestazioni fornendo un contributo molto utile, visto che né l’Anagrafe né gli stessi fondi, forniscono informazioni sull’ammontare dei patrimoni e delle riserve.
Più in generale, il patrimonio totale dei 50 fondi analizzati nel Report può essere stimato in 4,001 miliardi di euro, ovvero l’82,6% del patrimonio complessivo degli enti che costituiscono la sanità integrativa italiana.
Figura 1 – La classifica dei principali fondi, Casse e SMS per patrimonio netto
Fonte: Nono Report “Investitori istituzionali italiani: iscritti, risorse e gestori per l’anno 2021”
Dal Report emerge infine come tenda a prevalere la gestione diretta anche se parecchi fondi che si avvalgono della gestione indiretta tramite delega a gestori terzi.
Per chi desidera approfondire: https://www.itinerariprevidenziali.it/site/home/ilpunto/sanita/la-sanita-integrativa-italiana-una-grande-risorsa-da-mettere-ancora-a-fuoco.html
A cura di Antonio Corrias
Marketing e Sviluppo Associativo ASSIDIM